L'allieva di David
Roberto Langdone e il mistero delle allieve di David
Roberto Langdone è in Francia per studiare una delle allieve più brave di Jacques-Louis David: Marie-Guillemine Benoist.
Il Mistero
La storia dell’arte è sempre ricordata per artisti, scultori e architetti di sesso maschile. Eppure nel corso della storia ci sono state anche pittori di sesso femminile… In base agli usi e costumi differenti nei secoli, durante il periodo di transizione tra l’Ancien Régime e la Rivoluzione francese, Parigi ha avuto numerose pittrici che hanno segnato la storia. In particolare una allieva del noto pittore David è ricordata per un quadro particolare, ma di lei si sa ben poco: Marie-Guillemine Benoist. Come mai la storia non la cita?
L’analisi
Affermarsi come pittrice, durante la storia è sempre stato molto complicato. Le artiste che noi oggi fortunatamente ricordiamo, sono state scaltre nell’approfittare della loro posizione sociale per affermarsi e condividere le loro idee di pittura. Tra il VIII e il XIX secolo, in Francia le donne potevano seguire lezioni d’arte, in particolare corsi di pittura (la scultura non era permessa alle donne). Se pur con molti vincoli, (come l’impossibilità di studiare le anatomie maschili, per questione di decoro) le allieve riuscivano ad apprendere e a creare ottimi quadri, ma non potevano venderli. Però casi come Marie-Guillemine Benoist sono da citare in quanto è riuscita ad esporre al Salon. Forse la sua opera esposta ha suscitato parecchie critiche che l’hanno portata successivamente a diventare un artista degna di considerazione.
Le parole di Roberto Langdone
Sono numerose le donne che sono diventate pittrici nella Francia di transizione tra l’Ancien Régime e la Rivoluzione francese. La maggior parte erano allieve di David. Marie-Guillemine Benoist è ricordata per la sua opera dal titolo: “Ritratto di nera“.
Un quadro che raccontava due tematiche molto forti: l’emancipazione femminile, ma soprattutto l’emancipazione della donna di colore. Il quadro raffigura una donna di colore libera, semi nuda che guarda l’interlocutore. Da notare i dettagli precisi del nudo della donna, frutto di uno studio dell’anatomia eseguito dalla pittrice.
Il quadro, nonostante i numerosi commenti ricevuti, ha consacrato l’artista che dipingerà poi anche per Napoleone Bonaparte ed Elisa Bonaparte. Tramite il suo talento, Marie-Guillemine Benoist aprirà uno studio riservato a sole donne.
Tutto ciò però è avvenuto anche tramite il suo matrimonio con il banchiere Benoist d’Angers. La sua posizione privilegiata le ha permesso di coltivare la sua passione per l’arte, ma la condizione femminile di allora aveva numerosi vincoli. Un esempio? Durante la Restaurazione il marito della pittrice fu nominato membro del Consiglio di Stato e non era consono avere una moglie che si dedicava all’arte. La donna per rispetto fu costretta a rinunciare alla pittura…
È davvero fondamentale conoscere le storie di queste grandi donne. Sono riuscite a coltivare il loro talento, nonostante la società andasse contro il loro volere. Oggi possono essere un vero esempio, perchè con sacrificio, talento, studio e passione sono riuscite a trasmettere e a raggiungere i loro obiettivi.