L'Arco Meraviglia

Roberto Langdone e il mistero dell’Arco Meraviglia

Roberto Langdone è a Bari, nel borgo antico, per comprendere il mistero dell’Arco Meraviglia.

Il Mistero
Una storia avvincente. A Bari, nel borgo antico, tutti conoscono la storia di una giovane coppia, che per sfuggire alle grinfie e all’odio tra le loro famiglie, si incontravano di notte, attraverso la costruire di un ponte con arco, con il quale collegavano le loro due stanze. Una sorta di Romeo e Giulietta in stile made in Puglia… Ma l’arco veramente fu costruito per questa vicenda?

L’Analisi 
Per comprendere la sottile differenza tra una legenda e una storia autentica, bisogna avere delle testimonianze: quelle scritte in particolare modo. Purtroppo della vicenda legata ai due amanti, non è stato ritrovato nulla che potesse essere unita alla storia dell’arco… E allora perchè l’arco viene chiamato Meraviglia?

Le parole di Roberto Langdone

Le storie riguardo la tradizione popolare e culturale della città italiane sono sempre molto suggestive e stimolano tanta curiosità.
La storia dei due amanti è una volgare legenda passata di voce in voce nei secoli successivi e tramandata di padre in figlio… Fin qui era tutto chiaro! Ma l’arco?

Secondo le fonti storico artistiche, l’arco fu costruito nel ‘500, un periodo piuttosto intenso per Bari… La città infatti era sotto il dominio degli Sforza, quindi di Milano. Numerose famiglie milanesi si sono trasferite nella città pugliese per far nascere nuovi investimenti. E qui che ci colleghiamo con l’Arco. Il suo nome è legato al cognome di una famiglia milanese la famiglia Maraviglia o Meraviglia. In realtà il ponte fu costruite per collegare le due palazzine di proprietà della famiglia proveniente da Milano…
A volte, basta niente per rendere una storia comune, una vera e propria leggenda secolare!

2 commenti su “L'Arco Meraviglia

  1. Barivecchia non è un borgo.
    Borgo non è sinonimo di quartiere, ma una estensione di abitazioni fuori dalle mura, quindi è borgo il cosiddetto murattiano.
    Dal vocabolario Treccani:
    Bòrgo
    1. Centro abitato di media grandezza e importanza.
    2. Estensione della città fuori delle antiche mura; con questo sign. la parola denomina attualmente, in alcune città, quartieri sorti originariamente all’esterno delle mura e poi compresi in recinzioni più recenti.

    1 Bari per due secoli fu capitale dell’impero bizantino. Da Vito Ricci:

    “Bari, per quasi due secoli, fu il principale centro e la sede della massima autorità bizantina nei territori occidentali dell’Impero romano d’Oriente. Dopo la fine dell’emirato arabo e una breve parentesi longobarda, nel 876 la nostra città diventò il capoluogo del “ Thema di Longobardia ”, provincia che comprendeva la Puglia e i territori campani sino a Benevento contesi ai principati longobardi. Il Thema era governato da un funzionario imperiale detto stratega. Nel 970 Bari divenne la sede del Catapanato d’Italia retto da un nuovo funzionario d’alto rango: il Catapano che aveva giurisdizione su tutti i possedimenti bizantini nella penisola italica.”
    http://www.mondimedievali.net/Rec/baribizantina.htm

    1. Gentile,
      la ringrazio per la delucidazione. Sì il borgo è una estensione di quello che una volta era il Comune e sì, Bari era una città principali dell’Impero Bizantino (tecnicamente Costantinopoli o Bisanzio era la capitale, al massimo possiamo considerare Bari come Catapano d’Italia). Comunque sia, il termine utilizzato “borgo antico” nel contesto dell’artico intende essere un quartiere, perchè volente o nolente Barivecchia è un quartiere, infatti è definito quartiere S. Nicola.

      La ringrazio per la sua ulteriore considerazione, ma non credo che un dettaglio del genere debba denigrare un articolo al punto da definire “Barivecchia non è un borgo”. Ne terrò presente la prossima volta.

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