Un calzino per Géricault
La zattera della Medusa di Théodore Géricault
Il Musée du Louvre a Parigi ospita uno dei quadri più iconici della Francia dei primi anni del XIX secolo. Stiamo parlando del quadro di Théodore Géricault intitolato La zattera della Medusa. Il nostro esperto di misteri, Roberto Langdone ha indagato su un dettaglio in particolare: Come mai ritroviamo un calzino sul piede di un cadavere?
Qual è la storia di questo quadro?
Il quadro di Géricault del 1819 è tratto di un fatto di cronaca. Nello specifico si tratta di naufragio della fregata La Medusa alle coste del Senegal. I suoi passeggeri tentarono di salvarsi, ammassandosi su una zattera, ma purtroppo si salvarono solamente in 15. Il pittore francese decise di rappresentare quel momento increscioso, rappresentando un quadro dall’intensità alta, che successivamente sarà riconosciuto come atto di nascita della corrente romantica.

Alcuni elementi da tener nota
Il quadro traduce perfettamente il binomio di generalità e particolarità. L’opera può esser vista sia a livello globale, ma soprattutto possiamo perderci nei suoi dettagli.
Facendo partire il nostro sguardo da sinistra verso destra, le nostro pupille compiono una traiettoria ascensionale, in cui dalla morte e dall’arrendevolezza, si raggiunge la speranza. Tutto ciò è possibile notarlo dalla presenza di un anziano signore che rassegnato attende la morte, e da un giovane ritratto di spalle che con un fazzoletto cerca di richiamare l’attenzione di una nave.

Perchè la presenza del calzino?
Il cadavere trattenuto dall’anziano signore, mostra un dettaglio piuttosto strano: i piedi non sono nudi, ma coperti dai calzini. Un dettaglio piuttosto inusuale nella pittura. Spesso nell’arte, quando ritroviamo soggetti che sono dei cadaveri, vengono rappresentati con un elemento di nudità per rendere onore al defunto. Ma in questo caso il pittore non voleva di certo denigrare queste persone… Anzi!
La presenza del calzino vuol trasmettere quel senso di realtà dell’accaduto. I soggetti rappresentati, non sono protagonisti di leggende o storie fantastiche, ma persone vere che hanno vissuto una esperienza terribile.

Le parole di Roberto Langdone
In chiusura di questa piccola analisi dello splendido quadro di Géricault, posso affermare che La zattera della Medusa ha aperto un ciclo fondamentale di pittori, legati al movimento del romanticismo. Il quadro ha forti richiami del passato, da Michelangelo a Caravaggio, passando da David a Goya. Eppure nonostante il tema romantico, la denuncia dell’accaduto è piuttosto evidente! Géricault è riuscito a rendere eterno un evento di una cronaca ritrovata sui giornali!