La Fontana di Trevi

La storia della nota fontana di Roma: la Fontana di Trevi

Quando giungiamo a Roma non possiamo fare a meno di passeggiare e di gettare una monetina nella famosa fontana della città: la Fontana di Trevi.

Brevi pillole storiche
Già nel 1640 il Papa Urbano VIII commissionò Gian Lorenzo Bernini per il progetto di una fontana in quella zona, in concomitanza con l’ampliamento della piazza. Il noto scultore  si limitò alla realizzazione del basamento ad esedra con una vasca antistante addossata agli edifici e poi inglobati del palazzo Poli. 

La vera realizzazione avvenne con papa Clemente XII, che a seguito di un bando di concorso, nel 1732 scelse l’architetto Nicola Salvi per la realizzazione di un monumento importante ma che la sua facciata potesse inserirsi bene con il retrostante palazzo. 

Giovanni Paolo Pannini, Fontana di Trevi (XVIII secolo); olio su tela, 50.2×64.8 cm, Museum of Fine Arts, Boston

Cosa rappresenta la fontana?
La fontana si articola come un arco di trionfo con una profonda nicchia. Al centro domina la figura di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, trainato dal cavallo iroso e dal cavallo placido, frenato da due tritoni. Si possono notare anche alcuni rilievi che richiamano la storia dell’acquedotto e di allegorie che richiamano ai benefici dell’acqua. Salvi e successivamente Pannini, il quale proseguirà i lavori  riusciranno a unire le tematiche di storia e natura in un rapporto dialettico. 

Ti svelo un segreto!
Sai da dove nasce la parola Trevi? La denominazione della fontana dovrebbe derivare o dal toponimo in uso nella zona della metà del XII secolo, regio Trivii oppure dal triplice sbocco dell’acqua dell’originaria fontana. 

Quando passi da questa fontana, prima di buttare la monetina o di scattare una foto, ammira la fontana e questo bellissimo complesso monumentale tramutata in una delle fontane più famose nel mondo. 

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