Una galleria nel cuore di Roma

Galleria Borghese: delizia di Roma

Roma è un vero museo a cielo aperto. Ma quando parliamo di veri scrigni, ricchi di arte e splendore, possiamo solo citare un grande museo: Galleria Borghese. Una vera perla nel cuore verde di Villa Borghese.

Video ripreso dal canale ufficiale di YouTube di Galleria Borghese

Come nasce Galleria Borghese?
Il nome ci indica sicuramente il suo artefice: la famiglia Borghese. Esattamente sono due le personalità di questa nota casa nobile romana a dar vita al palazzo, al centro della Villa: Camillo Borghese, noto come Papa Paolo V e suo nipote, il card. Scipione Caffarelli Borghese. L’edificio, edificato nel XVII secolo, ha avuto un rinnovamento decorativo nel secolo successivo, rispettando i canoni dell’epoca e aprendo anche le porte al nuovo vento artistico: il neoclassicismo.

Galleria Borghese_ph. Galleria Borghese (Instagram)

Il museo è un vero paradiso perduto per i collezionisti. Al suo interno ci sono le riflessioni, i pensieri, le passioni e i desideri artistici della famiglia Borghese. La galleria non è solamente un luogo dove conservano opere di straordinaria bellezza, ma esiste un fil rouge dettato dalla mente mecenate del card. Scipione Borghese.

Il ratto di Proserpina_ph. Galleria Borghese (Instagram)

Cosa ospita questa realtà museale?
Il museo presenta numerose opere di grandi artisti. La domanda più corretta sarebbe: “Cosa non si trova a Galleria Borghese”? La vera particolarità è che non troviamo solamente le grandi opere di artisti del calibro di Raffaello, Caravaggio, Bernini, Canova (giusto per citarne alcuni). Sono esposti anche grandi opere del passato, come quelle dell’arte classica. I miei occhi però rimangono sempre incantati dalle quattro sculture realizzate dal Bernini. Stiamo parlando di Enea, Anchise e Ascanio fuggono da Troia; Il ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, il David.

Enea, Anchise e Ascanio fuggono da Troia_ph. Galleria Borghese (Instagram)

Le quattro sculture andrebbero analizzate insieme e non separatamente proprio perché sono state concepite da Bernini e dal card. Scipione con un preciso intento museologico e filosofico. Non parliamo solamente della loro posizione in Galleria, ma anche della loro realizzazione e lavorazione del marmo. Le 4 sculture rappresentano i valori più importanti per Scipione, i valori del passato, provenienti dal mondo classico, dai miti e dal mondo teologico e religioso. Chi passeggiava in quelle sale doveva immediatamente immergersi nel mondo dei Borghese. Forse questo è uno dei rari casi in cui artista e committente operano insieme per dar vita ad un capolavoro. Oserei dire che le 4 statue sono frutto di un lavoro corale…

David_ph. Galleria Borghese (Instagram)
Apollo e Dafne_ph. Galleria Borghese (Instagram)

Una Galleria da non sottovalutare
Spesso in quest’ultimo paragrafo cerco sempre di suggerire le ragioni per cui vale la pena andare in un determinato museo. Il museo, a mio parere non ha bisogno di suggerimenti. Anzi mi domando, perché non si dovrebbe andare a vedere una tale bellezza nella città più bella del mondo!? Passeggiare per quelle sale davvero ti aiuta a comprendere quanto la famiglia Borghese abbia voluto investire in questo progetto! Sono riusciti a trasformare un semplice posto, in uno dei musei più belli in Italia e nel mondo.

Se si vuole ancor più approfondire, si può benissimo “gustare” con gli occhi il sito web della Galleria oltre che le loro attività di comunicazione digitale sulle pagine social di Facebook e Instagram.

Che dire? Ci vediamo prestissimo a Galleria Borghese.

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