Il festino degli dei
Roberto Langdone e il mistero del quadro di Bellini
Roberto Langdone è a Washington per studiare uno strano caso riguardo l’opera esposta alla National Gallery of Art di Giovanni Bellini: Il festino degli dei.
Il mistero
Il noto artista veneto Giovanni Bellini è noto nella storia dell’arte per aver realizzato numerose opere a tema religioso. Eppure esiste l’eccezione: Il festino degli dei. L’esistenza del quadro ha fatto riflettere molto gli storici, i quali sospettano la presenza di un messaggio nascosto…
L’analisi
È bene osservare nel dettaglio il quadro. L’opera vuole rappresentare un episodio mitologico di una festa degli dei in un convito olimpico. Durante la festa sono state immortalate scene piuttosto intime piuttosto forti, come la posizione di una mano di Nettuno nelle intimità di Cibele e l’altra sul fondoschiena di Cerere; la mano di Priapo che alza la veste della ninfa. Immagini che non appartengono al repertorio di Bellini… Possiamo inoltre dire che l’artista era noto per non essere amante dei soggetti mitologici nei quadri. Come mai allora questa estremizzazione?
Le parole di Roberto Langdone
Giovanni Bellini non amava i soggetti mitologici. “Il festino degli dei” rappresenta un unicum nel suo repertorio. Fu realizzato per il duca di Ferrara Alfonso I d’Este e doveva essere posizionato nel suo camerino d’alabastro.
Il quadro rappresenta un momento di festa degli dei piuttosto estremizzato da scene volgari… Secondo alcuni storici, Bellini nonostante ci siano scene erotiche piuttosto evidenti, nel complesso non ritroviamo un quadro erotico e caldo, quanto piuttosto freddo…
Inoltre la presenza di alcuni dettagli fanno riflettere su un secondo messaggio: il voler denunciare la poca castità della società del tempo. Lo possiamo vedere in quella coppa a terra. Guardandola bene assomiglia quasi ad una pisside (oggetto ecclesiastico, cerimoniale) a rappresentare quasi la caduta della purezza e pudicizia che il messaggio cristiano divulga. In particolare la presenza di un asino, può anche corrispondere ad un attacco morale nei confronti della curia romana e del papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia). Perchè? Beh, l’asino è l’animale presente anche nello stemma del papato di Rodrigo… Sarà vero? Sarà falso? Lasciamoci trasportare da queste indagini, anche perché ci sono buone possibilità che tutto ciò possa essere vero. Una cosa è certa: la bellezza del quadro supera il quadro stesso e sfonda le porte ad altre narrazioni che incrociano cultura, dicerie e leggende…