Il Laocoonte: la svolta del Rinascimento
Il gruppo scultoreo del Laocoonte come segno del rinnovamento culturale del Rinascimento
Il gruppo scultoreo del Laocoonte, esposto oggi ai Musei Vaticani è uno delle testimonianze dell’arte antica. Ma non solo! Spesso tra gli accademici si dichiara che il suo ritrovamento sia stata la chiave di volta per il rinnovamento culturale nel 1500… Oggi scopriamo la ragione!

Chi era Laocoonte?
Il personaggio del Laocoonte lo ritroviamo nel poema omerico e nell’Eneide di Virgilio. Si tratta del sacerdote della città di Ilio (nota come Troia). Egli aveva avuto il cattivo presagio riguardo il cavallo di legno, in quanto non lo considerava un dono dei greci, quanto piuttosto un malvagio nefasto. Purtroppo però, il sacerdote non riuscì ad avvisare i suoi concittadini in quanto fu attaccato dai due grandi serpenti provenienti dal mare, sotto il volere degli dei. Con questo intervento, il cavallo di legno entrò in città, e i greci vinsero alla battaglia… Con la morte di Laocoonte, Enea scappò e arrivando nel Lazio, fondò la città eterna: Roma.
Ma parliamo del gruppo scultoreo
La scultura, oggi esposta ai Musei Vaticani, è una copia romana di un originale greco. Si nota il momento in cui i serpenti stritolano i corpi di Laocoonte (al centro), con i suoi figli Antifate e Timbreo. La posa del sacerdote è instabile, in quanto, nel tentativo di liberarsi, richiama tutta la sua forza. Il suo volto esprime una intensa drammaticità e sofferenza sia fisica che spirituale. Anche la torsione del corpo avvinghiato dai serpenti evidenzia questa drammatica scena. I figli invece richiamano la fragilità e la debolezza, che impotenti, tentano di liberarsi e chiedono, anzi implorano aiuto dal padre…

Questa statua è uno delle più importanti testimonianze di quello che in storia dell’arte viene definito ellenismo. Un periodo storico in cui l’arte greca mostra la fragilità, la drammaticità, quasi teatrale dei personaggi mitologici… Ci allontaniamo sempre più dai motivi classici di perfezione e di forza, avvicinandosi sempre più al dramma fisico, al dramma psicologico.
Tutto questo fu fortemente esaltato durante il suo ritrovamento nel 1506, testimoniato dagli occhi di un grande artista: Michelangelo Buonarroti.

Le parole di Roberto Langdone
Il gruppo scultoreo del Laocoonte segna un importante capitolo nella storia dell’arte. Non è solamente importante il suo ritrovamento per la sua caratteristica storica. Nel Laocoonte ritroviamo un vero spirito di rinnovamento. Attraverso questa scoperta, importanti artisti, come Michelangelo, studiarono tutte le caratteristiche per ritrovare quella perfezione tecnica, ma allo stesso tempo esprimere le sensazioni e la psicologia interna. Michelangelo senza tutti quei ritrovamenti compiuti nel tempo non avrebbe potuto realizzare le grandi opere note a tutti… Il passato che muta il presente ed evolve il futuro… Una cosa meravigliosa…