L’opera di Caravaggio: La Testa di Medusa
Un’opera inconsueta ma affascinante per storia, tecnica e studio: “la Testa di Medusa” di Caravaggio presso la Galleria degli Uffizi a Firenze.
Pillole di Storia
L’opera esposta nel noto museo di Firenze è una seconda versione realizzata per Ferdinando I de’ Medici e commissionata dal cardinal del Monte. La storia narra che il cardinale abbia voluto dare un dono al granduca in occasione dell’allestimento della Galleria di Palazzo vecchio.
Il soggetto realizzato da Caravaggio, il tema della Medusa, non è casuale, in quanto in ambito umanistico rappresenta l’allegoria della prudenza e sapienza, simboli ben noti della iconografia artistica e nei trattati dell’epoca. Per tale ragione possiamo dire che il cardinale del Monte donava a Ferdinando I de’Medici un buon auspicio all’utilizzo di prudenza e sapienza per il suo ruolo di granduca.

Ti svelo un segreto
L’opera di Caravaggio, non ha solamente tanta simbologia ma esiste anche tanta tecnica. Come è possibile notare la superficie utilizzata non è piatta, bensì curva. Caravaggio è riuscito a rendere veritiero il volto di medusa su una superficie complessa.
Altra importante caratteristica è l’interazione con chi guarda l’opera. Il soggetto è Medusa! Anzi la testa decapitata di Medusa… Caravaggio è riuscito a fermare l’attimo subito successivo alla decapitazione. Chi guarda Medusa altro non è che Perseo. Gli occhi sbarrati e il sangue che sgorga dal collo del soggetto rende l’opera reale ed incredibile. Tutto per richiamare anche il coraggio e l’astuzia di Perseo di esser riuscito a battere la Medusa.