Lisippo conteso
Roberto Langdone e il mistero della statua di Lisippo
Roberto Langdone è alle prese con un mistero legato alla statua l’Atleta Vittorioso di Lisippo.
Il Mistero
La statua di Lisippo è letteralmente contesa dagli Stati Uniti e dall’Italia. Il caso specifico è di natura legale, in quanto il MiBAC e le corti italiane richiedono dall’attuale proprietario della statua (Getty Museum) la restituzione. Ma chi è il vero proprietario della statua ellenica?
L’analisi
L’Atleta Vittorioso di Lisippo è stata ritrovata nel mar Adriatico dai pescatori di Fano nel 1964. Dopo una serie di acquisti da parte degli imprenditori, alla fine il Getty Museum ottiene la statua nel 1977. Nel 2007 il caso, dopo tanto tempo è stato riaperto, con l’Italia che ne richiede la paternità… Come andrà a finire?
Le parole di Roberto Langdone
Il caso è ancora aperto e rappresenta un vero e proprio nervo scoperto. Qui non daremo ragione a uno e torto all’altro, ma cercherò di illustrare il caso in modo tale da poter trarre delle conclusioni.
Quello che l’Italia espone non è solamente la paternità dell’opera, ma anche la presunta illegittimità della sua acquisizione. La lotta in tribunale è ancora in corso, ma nel settembre del 2017 il Pm ha dichiarato la paternità alla penisola italiana definita come ratione e natura rei, vale a dire ragione della natura stessa del bene e connesso con il contesto d’origine. Per cui l’acquisizione da parte del Getty Museum sembrerebbe illecita.
E ora? Le procedure in tribunali non sono terminate, il Getty può far ricorso alla cassazione oppure decidere di restituire l’opera di Lisippo. Una cosa è certa, il caso non terminerà qui.
Concluso dicendo questo: il caso di Lisippo è solo uno di tanti esempi che nel passato, acquirenti e imprenditori hanno acquistato in modo illegale opere d’arte, che poi sono giunte nei musei. Bisogna fare attenzione sullo storico delle acquisizioni, altrimenti si rischia una battaglia legale infinita, oltre che di non far vedere l’opera “indagata” ai visitatori…