La Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari
Passeggiando per la città di Bari, spesso ci soffermiamo sulle più importanti attrazioni turistiche ed anche opere artistiche di degna nota… Eppure la città ospita una importante Pinacoteca di fronte al mare… Si tratta della Pinacoteca Corrado Giaquinto.

Qual è la sua storia?
Il museo è di recente origine, infatti sorge solamente nel secolo scorso. Precisamente nacque nel 1928. Inizialmente risiedeva nel Palazzo del Governo, dopo di che, il museo fu spostato nel Palazzo della Provincia, dove oggi tutt’ora risiede.
La Pinacoteca ospita una collezione vasta che incomincia dal medioevo e termina con il 900. Ci sono anche opere di artisti degni di nota, come Bellini, Vivarini, Paris Bordon, De Nittis, Morandi e De Chirico (giusto per citarne alcuni). Il percorso del museo intende far comprendere al visitatore che la città di Bari da essere luogo di passaggio di importanti artisti è stata anche sede di notevoli collezionisti che hanno lasciato i loro tesori alla città. Notevole per esempio è la collezione relativa ai pittori macchiaioli.
Ma chi è Corrado Giaquinto?
Corrado Giaquinto, il cui nome oggi intitola la Pinacoteca, è un pittore pugliese (precisamente di Molfetta) vissuto del XVIII secolo.

Una curiosità sulla Pinacoteca?
Tra i numerosi quadri presenti, quello che più mi desta maggior interesse è un’opera presente nella sala dedicata all’Ottocento. Si tratta del dipinto di Francesco Netti, intitolata In corte d’assise.
Il quadro ne abbiamo precedentemente parlato attraverso un articolo passato, ma la vera curiosità di questo quadro è che ogni qual volta lo osservo compio sempre la stessa riflessioni. Il dipinto non mostra un processo (come vuol far intendere il titolo) ma il chiacchiericcio messo in primo piano e a bella vista dalle signore sedute in quello che potremmo definire un vero loggione teatrale. I secoli possono anche passare ma il chiacchiericcio o come oggi lo definiscono, il gossip non muore mai! Cambiamo i modi, gli strumenti, ma la sostanza continua ad esserci…

Per i più appassionati, la Pinacoteca è presente anche digitalmente, attraverso il suo sito web e le sue pagine di Facebook e Instagram.
Beh, un salto al posto vostro io lo farei…