Il Ritratto d’uomo
L’enigmatico quadro di Antonello da Messina:”Il ritratto d’uomo”
Roberto Langdone è in Sicilia per esaminare una delle opere più famose di Antonello da Messina: “Il Ritratto d’uomo”.
Il Mistero
L’opera presa in considerazione risale al 1470 ed oggi è esposta a Cefalù. La sua storia inizia da Lipari, dove fu per la prima volta vista e apparteneva alla famiglia Parisi. Poi nel 1859 il quadro fu acquistato dal barone Mandalisca, il quale successivamente lo donò al comune di Cefalù. Nonostante la sua storia, ancora oggi rimane misteriosa l’identità del soggetto del quadro.
L’analisi
L’opera di Antonello da Messina presenta un titolo piuttosto generico. Per tale ragione conviene osservare con attenzione i quadro. Bisognerebbe guardare le vesti, i loro dettagli, il colore della pelle, la forma dei capelli e il suo berretto. Tutto nel minimo dettaglio. Soprattutto il suo sorriso beffardo che avvolge il quadro in un velo di mistero autentico. Forse sono queste le chiavi di lettura che aiutano a risolvere l’enigma.

Le parole di Roberto Langdone
Il caso dell’opera di Antonello da Messina assume la stessa importanza del mistero legato al soggetto della Gioconda di da Vinci. Sono tante le ipotesi riguardo il soggetto del quadro dell’artista siciliano. Osservando i dettagli hanno pesato ad un marinaio o ad un ecclesiastico. Una cosa è certa. Antonello da Messina è riuscito a ritrarre la siciliani attraverso un soggetto ignoto e la risposta a ciò ce la mostra proprio quel sorriso beffardo. Lo sguardo è sardonico e derisorio contornato dal realismo della fisionomia e del costume. Solo un grande artista come Antonello da Messina poteva riuscire a creare un’opera tanto bella e misteriosa, esattamente 30 anni prima dalla realizzino di un altro quadro dai mille misteri: la Gioconda di Leonardo.