La battaglia dei Giganti
Il capolavoro di Giulio Romano a Mantova
A Palazzo Te di Mantova, esiste una sala dove hai la sensazione che tutto ciò che ti circonda sta per crollarti sul capo. È una delle sale più impressionanti e belle del XVI secolo. Stiamo parlando della Sala dei Giganti, realizzata da Giulio Romano. Oltre ad esaminarla, il nostro esperto di misteri, Roberto Langdone ha studiato la ragione della realizzazione di tale stanza. Perchè hanno voluto ricordare l’episodio della Gigantomachia?

Cosa racconta la sala?
L’episodio della Gigantomachia racconta la lotta tra gli Dei dell’Olimpo e i Giganti. In particolare la sala affrescata da Giulio Romano, riprende l’episodio scritto dal poeta Ovidio. La sala fu realizzata dal 1532 al 1534. L’obiettivo dell’artista è stato quello di far partecipare all’episodio leggendario anche chi entrava in sala, chi osservava. La particolarità di quest’opera risiede nell’aver dipinto tutte le superfici della stanza, rendendo ogni angolo della stanza partecipe alla narrazione.

Alcuni piccoli accorgimenti
Entrati nella sala, il nostro sguardo focalizza subito i volti controversi dei giganti. Essi si trovano nelle parti più basse delle pareti. Alcuni sono disperati, altri invece meravigliati. Tutto ciò che ci circonda sta crollando… I corpi dei Giganti, richiamano molto le figure michelangiolesche della Sistina, anche se non sono state realizzate con la stessa perfezione del Buonarroti. Gli sguardi dei Giganti sono tutti rivolti verso l’alto… In effetti, la vicenda incomincia dai cieli dell’Olimpo! Alzando il nostro sguardo, abbiamo modo di vedere la schiera degli dei ed in particolare Zeus, pronto a scagliare i suoi fulmini contro i Giganti. È Zeus a creare tutto questo scompiglio sulla terra… Quando l’osservatore entra in questa stanza, si sente minacciato dai fulmini e dalla potenza degli Dei. Siamo costretti ad alzare il nostro sguardo per osservare la loro magnificenza e la loro forza. Ma guardando con attenzione, a fianco ai Giganti, ci sono anche delle scimmie. In realtà si è scoperto che la loro presenza deriva da una errata traduzione degli scritti latini di Ovidio

Le parole di Roberto Langdone
La Sala dei Giganti di Giulio Romano a Palazzo Te, è straordinaria! Vasari la considerava un’opera di pennello orribile e spaventosa, al punto da temere che ogni cosa venisse addosso. Effettivamente, l’artista ha esageratamente rappresentato il grottesco, attraverso la disperazione dei Giganti e la divina potenza degli dei dell’Olimpo. La fonte d’ispirazione rimane quella del suo maestro Raffaello, anche se meno raffinata, ma più maestosa. Ma tutti noi ci domandiamo la ragione della scelta di questo episodio! Si ipotizza che Giulio Romano abbia voluto celebrare la vittoria del re Carlo V sui protestanti, in ricordo della visita dell’imperatore effettuata proprio a Mantova qualche tempo prima…
Articolo meraviglioso! L’intero palazzo Te di Mantova merita di essere visitato. Ne esce fuori tutta l’ironia di Giulio Romano. È discepolo di Raffaello e “si sente”! Ma di sicuro, questa stanza, la raffigurazione degli dei e dei giganti, resta impressa nella memoria del visitatore! Grazie Mikipedia per avercela fatta “rivisitare” nel cuore!
Bello, grandioso, affascinante.
Non so quando potrò visitare questa meraviglia, ma già mi basta e comincio da subito ad approfondire ulteriori conoscenze…… quando SARA’…..io sarò pronta. Grazie.
Elisabetta Toppi.
Anche noi saremo pronti per visitarla!