La Trasfigurazione di Raffaello

La Trasfigurazione ai Musei Vaticani

Uno dei quadri più belli presenti ai Musei Vaticani è sicuramente la Trasfigurazione di Raffaello. Il quadro è situato nella Pinacoteca Vaticana ed è l’ultima opera realizzata dall’artista.

Come nasce l’opera?
Il cardinale Giulio de’ Medici commissionò il quadro per la cattedrale di Narbonne. Purtroppo però il quadro non fu mai compiuto e Raffaello si portò con se’ l’opera fino al punto di morte. Solamente nell’Ottocento, l’opera ritornerà in Italia e nel Vaticano sotto il buon operato di Antonio Canova.

Cosa c’è da conoscere sul quadro?
L’opera è una verra summa del lavoro di Raffaello. In particolare, l’artista immortala due episodi del Vangelo. Il primo è situato nella parte superiore del quadro. Si tratta della trasfigurazione in cui, a fianco a Cristo in cieli, vi sono i profeti Elia e Mosè e alla cima del monte, i discepoli Pietro, Giacomo e Giovani guardano esterrefatti. Il secondo episodio è situato nella parte inferiore, in cui ritroviamo il racconto del miracolo sul fanciullo dagli occhi sbiechi. Sulla destra ci sono il ragazzo con i suoi parenti, mentre a sinistra, il resto degli apostoli.

L’autentica novità risiede proprio nell’inserimento di due episodi del vangelo in un unico quadro. Raffaello, attraverso le espressioni e i giochi di luce, mette in risalto la drammaticità dell’evento in basso e la magnificenza di Cristo tramite la trasfigurazione. Basta guardare gli occhi e gli guardi dei personaggi….

Cosa aspetti? Il quadro vi aspetta a Roma, presso i Musei Vaticani, adesso osservatolo con occhi diversi e ditemi cosa ne pensate?

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