Una Chiesa imperiale

Roberto Langdone e il mistero della Basilica di San Michele

Roberto Langdone è a Pavia per studiare una Basilica piuttosto nota nella storia e nell’arte: la Basilica di San Michele.

Il Mistero
La struttura ecclesiastica presenta diverse domande che hanno fatto nascere numerose leggende. Perché è diventata chiesa palatina? Come mai si intitola all’Arcangelo Michele? Tutto questo perché la Basilica rientra in una delle tante tappe della via Micaelica, una delle vie di pellegrinaggio simili alla via Francigena o al cammino di Santiago de Compostela che contempla l’arcangelo Michele.

L’analisi
La Basilica è una delle tante testimonianze del mutamento della storia e delle influenze artistiche che variavano di periodo in periodo. Evidentemente la sua importanza è stata tramandata di generazione in generazione e questo è stato anche trasmesso dal punto di vista artistico. La Basilica infatti rappresenta il primo esempio di stile romanico nel nord Italia e il culto nei confronti di San Michele (culto tipico orientale) avvicina un solo popolo affezionato all’arcangelo: il popolo longobardo.

Le parole di Roberto Langdone

La storia della Basilica Maggiore di San Michele a Pavia è davvero avvincente. Nasce come Basilica dal popolo longobardo, considerandola come una delle chiese più importanti nella città. Per tale ragione è stata intitolata all’arcangelo Michele.  

Ma la sua vera magia avvenne subito dopo! Dopo il periodo longobardo, la Basilica si trasformò in chiesa palatina, dove oltre ad assumere un importante ruolo religioso, come meta della Via Micaelica, assunse anche un ruolo politico, in quanto luogo dell’incoronazione dei re. Federico Barbarossa si fece incoronare in questo splendido luogo e Gian Galeazzo Visconti, duca di Milano ha voluto lasciare il suo cuore in questo edificio.

Come detto prima, la Basilica Maggiore di San Michele è in stile romanico e realizzata in pietra arenaria, materiale piuttosto inconsueto rispetto al solito mattone o marmo. Oggi viene definita la chiesa d’ocra per il suo colore prodotto da questo materiale. La sua struttura a croce latina presenta un transetto (il corpo perpendicolare all’asse longitudinale della struttura e antecedente al presbiterio) piuttosto sviluppato e sporgente rispetto alle altre chiese dello stesso stile. Ciò la rende ancora una volta un edificio unico.

Oggi qui non ci siamo preoccupati di rispondere alle domande riguardo le leggende che  evocano la Basilica, quanto piuttosto capirne il mistero della sua importanza. Una cosa è certa: è uno dei pochi edifici in cui il potere ecclesiastico si fonde con quello temporale dando vita ad un edificio di una rara e straordinaria bellezza. 

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